lunedì 29 giugno 2009

Chiamparino: ma di che parla?

Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, in una intervista a La Repubblica, afferma quanto segue:"...Il primo punto è come si affronta la crisi della sinistra che riguarda tutta l´Europa. Con lo stato sociale messo in crisi dai deficit del bilancio statale l´unica strada per salvarlo è togliere qualcosa ai garantiti per dare a chi garanzie non ne ha. Brunetta in questo ci sta anticipando, sta facendo qualcosa di sinistra anche se spesso solo con annunci e spot..."
Poiché sono molto interessato a sapere di cosa esattamente stia parlando il buon Sergio, chiedo:
qualcosa di sinistra è tagliare le retribuzioni a tutti i dipendenti pubblici?
Oppure pensava alla norma ammazza-precari?
O all'intenzione di Brunetta di rimuovere la rappresentanza democratica dei lavoratori?
O magari di far pagare chi si assenta per donare il sangue o per seguire un congiunto gravemente handicappato?
Oppure, caro Sergio, mi sono perso (insieme a milioni di lavoratori) un qualche altro e straordinario provvedimento?
Tenderei ad escludere quest'ultima ipotesi, considerata la capacità del piccolo ma tenace ministro di imporre al sistema dell'informazione anche le notizie sullo stato della sua digestione...
Spero tanto che Chiamparino possa liberarci presto di questi interrogativi
Salvatore Chiaramonte

Finalmente una buona notizia: il governo ritira le norme ammazza-precari

Dopo un anno di mobilitazioni dei lavoratori pubblici, di presidi, scioperi e campagne di continua controinformazione, a volte sostenute dalla sola Funzione Pubblica CGIL, il governo ha deciso di ritirare le norme ammazza-precari – tanto care al ministro Brunetta e di cancellare la ghigliottina del 30 giugno.

Nel provvedimento assunto dal recente consiglio dei ministri, inoltre, si fissa un nuovo termine per le stabilizzazioni spostando il riferimento al triennio 2010-2012 e si introducono alcuni correttivi alle norme sulle assenze per malattia.

Speriamo che si tratti di una svolta di buon senso nelle politiche del governo sul lavoro pubblico (ci imponiamo la massima cautela al proposito); certamente è la dimostrazione che la fermezza della nostra posizione ha pagato e, insieme all’iniziativa delle amministrazioni locali in occasione della firma delle ultime intese contrattuali per sanità ed autonomie locali, ha determinato la rimozione di disposizioni odiose e irrazionali.

Continueremo a chiedere al governo un confronto vero su questi ed altri temi che riguardano la condizione del lavoro pubblico, i processi di innovazione delle pubbliche amministrazioni e il loro rilancio al servizio dei cittadini, nella grave crisi che il Paese attraversa.

Come CGIL non possiamo che essere soddisfatti per aver scongiurato il rischio per migliaia di dipendenti pubblici di perdere il loro posto di lavoro e confermiamo il nostro quotidiano impegno a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.

mercoledì 24 giugno 2009

Ahmed Nasrod e Abouf Marow, marocchini, spacciatori? Magnaccia? Stupratori? No: operai morti e feriti sul lavoro

Un operaio marocchino di 57 anni, Ahmed Nasron è morto mentre lavorava sulla Torino Aosta, schiacciato da un TIR insieme ai suoi compagni, anch'essi tutti marocchini.Un altro, Atouf Marow, 33 anni è rimasto gravemente ustionato in una fabbrica di vernici, insieme ad altri tre compagni di lavoro - di cui un altro marocchino.Sarebbe una splendida occasione per i Maroni, i Borghezio, i Bossi, e i Berlusconi di dimostrare a tutto il Paese che loro non sono razzisti, xenofobi e astuti sfruttatori delle paure e delle insicurezze degli italiani: potrebbero andare di persona a trovare le famiglie, ad assicurare loro che il governo del paese ha a cuore la sicurezza (questa sì in pericolo) sul lavoro e la possibilità per tutti di lavorare in condizioni dignitose e per un salario adeguato.Ma naturalmente sarà un'occasione che lor signori non coglieranno, proprio perché sono DAVVERO razzisti xenofobi e perché davvero stanno costruendo le loro fortune politiche speculando sul disagio e l'insicurezza delle persone

lunedì 22 giugno 2009

Alterverso – un workshop sull’insicurezza


Funzione Pubblica CGIL – Piemonte - Lombardia
Alterverso – un workshop sull’insicurezza
26.06.09 Torino – Auditorium Cascina Marchesa – c.so Vercelli 141/7

Tenteremo un approccio diverso ad una questione resa centrale dal sistema dell’informazione e dalle campagne politiche di questi mesi.
Tenteremo di dare risposte nuove ad interrogativi e percezioni sempre più diffuse.
Intanto, quanto si fa leva su una percezione profonda – che esiste dentro tutte/i noi – della nostra insicurezza?

Perché, invece di fare delle differenze una ricchezza, queste ci fanno paura?

Crisi economica, precarietà, immobilità sociale, immigrazione, perdita di identità soggettiva e collettiva, tutto congiura per un drammatico aumento dell’insicurezza diffusa e a questa insicurezza vanno date risposte e soluzioni diverse da quelle offerte dalla politica.

Ci chiederemo, quindi, se si può agire – e presto – senza ricorrere alle ronde, senza fare della xenofobia, dell’omofobia, del razzismo dei valori accettabili.

Tutte queste domande acquistano maggior valore e peso se guardiamo al lavoro pubblico, al nostro lavoro che è, prima di tutto, un lavoro di relazione, di contatto quotidiano con l’altro da sé, con il diverso.

Che succede alla qualità del lavoro, all’empatia e al rispetto dell’altro - indispensabili quando si ha a che fare con bambini, anziani, disagiati, immigrati – se insicurezza pregiudizio ignoranza non sono affrontate, esplicitate, risolte?

Vorremmo, insomma, sfuggire agli stereotipi, producendo un dibattito differente/nuovo nel linguaggio e negli esiti.

Per questi motivi parliamo di workshop, di laboratorio, fatto di interventi, di gesti anche teatrali, di confessioni che – tutti insieme – possano produrre risposte nuove, originali, efficaci.

Scommessa affascinante anche per il sindacato, alla ricerca di un approccio profondo a questioni decisive per la qualità della nostra vita e del nostro lavoro.

Abbiamo pensato inoltre di mettere insieme dirigenti sindacali e operatori sociali e, quindi: Susanna Camusso, segretaria nazionale CGIL, Alfredo Garzi, segretario nazionale FP CGIL, Franco Floris, direttore Gruppo Abele e Giuseppe Platone, pastore valdese.

Abbiamo collaborato inoltre, per la realizzazione di questo evento, con Associazioni che qui vorremmo citare e ringraziare: Theatro, Racconta Giusta e Idea Lavoro.

Tutti hanno fatto un ottimo lavoro per la riuscita e l’efficacia dell’iniziativa del 26 giugno.

Non resta che incontrarci alla Cascina Marchesa di Torino alle 9,30

Salvatore Chiaramonte, segretario generale FP CGIL Piemonte
Vincenzo Moriello, segretario generale FP CGIL Lombardia

giovedì 11 giugno 2009

Brunetteide: Cesare o Dio?

Il nostro piccoloministro afferma durante una assemblea di industriali (che hanno espresso rumoroso dissenso) che la crisi sta facendo bene al reddito dei lavoratori dipendenti, che sarebbero - udite udite! - più ricchi di prima.
Si incazzano tutti - dai datori di lavoro al sindacato (perfino l'UGL), dalle organizzazioni sociali ad una serie di analisti economici, e il nostro piccoloministro non trova di meglio che far rispondere così il suo portavoce:

"Non c’è più religione! In risposta a una seria analisi economica del ministro Brunetta su crisi, disoccupazione, inflazione e potere d’acquisto di occupati e pensionati, ai sindacalisti della CGIL che presumibilmente si sono formati in gioventù sui testi marxisti, non resta che opporre il richiamo alle analisi della Cei e della Caritas. Istituzioni rispettabilissime e benemerite.
Cari marxisti immaginari della Cgil, il governo è il governo e la macroeconomia è la macroeconomia. Se avete qualcosa da obiettare al ministro Brunetta restate, se potete, sul suo stesso piano analitico. A Cesare quel che è di Cesare. A Dio quel che è di Dio."


Se il piccoloministro abusa di sostanze stupefacenti, mi sa che il suo portavoce gli fa da pusher...

Antonio Crispi - Segretario Nazionale FP CGIL - interviente sul contratto unico

Come e quando usciremo fuori da questa crisi del capitalismo, la più grave degli ultimi settant’anni, nessuno ancora lo sa, meno che mai in Italia visto che il nostro Governo in attesa che tutto finisca, non si impegna più di tanto sul come uscirne con più opportunità per il nostro Paese.

Non si può immaginare di trovarsi, nel prossimo futuro, fuori da un’economia di libero mercato, ma che almeno non siano sempre i cittadini a pagare quando la crisi arriva e chi la determina resta sostanzialmente impunito.

I banchieri italiani e gli industriali dovrebbero compiere una rivoluzione prima che economica culturale: rischiare con capitali propri e nello stesso tempo assumersi responsabilità sociali.

Il governo dovrebbe aiutare questo processo con riforme e regolamenti ad hoc.

Può farlo questo Governo? Può garantire un minimo sociale a tutti i cittadini? La risposta è no! Mentre anche gli stati uniti d’America con Obama si convertono, a fronte del cambiamento climatico, ad un futuro basato sulla sostenibilità ambientale il nostro Governo, non tiene in nessun conto la tutela dell’ambiente e la ricerca e lo sviluppo di energie sostenibili e lo stesso Governo che tra l’altro miscela sicurezza e crisi economica per violare i diritti umani.

E’ opportuno aprire con questo Governo un confronto che porti alla riforma del mercato del lavoro e delle tutele sociali per tutti lavoratori, disoccupati e pensionati?

Sono convinto che l’obiettivo del Governo sarebbe non di estendere a tutti ma di sottrarre e ridurre diritti a chi già le ha.

Quali sarebbero gli interlocutori?

Brunetta che ripubblicizza i contratti del pubblico impiego e sospende le RSU?

Sacconi che con il suo libro bianco privatizza i servizi pubblici e in particolare togli ai cittadini il diritto allo studio e alla salute?

Tremonti convertito all’intervento pubblico, dalla crisi, dopo aver teorizzato e praticato, nel precedente Governo delle destre, la sua economia fantasiosa e cartacea, parente stretta dei titoli tossici, solo perché così paghiamo tutti?

Il leghista Bossi che sta scaricando su tutto il Paese, una riforma fiscale senza ne testa né coda?

Il buon Berlusconi (per chi immagina una vita facile come velina o deputata) che non vuole nè vincoli legali nè morali?

Quale opposizione sosterrebbe un processo così importante d'estensione dei diritti a tutti? Solo un'opposizione di sinistra che mette al centro del suo agire culturale, politico e sociale il mondo del lavoro.

Il contratto unico diventerebbe l’atto attraverso il quale non saremmo più tutti uguali rispetto ai diritti del lavoro, ne saremmo uguali rispetto alle retribuzioni.

L’Art.18 della legge 300 sarebbe tra i primi diritti ad essere sacrificato sull’altare di una politica dello scambio, visto il dibattito attuale e le disponibilità in campo che si leggono tra le righe.

Tutti riconoscono dalla Banca D’Italia al Presidente della Repubblica che, spesso ricorda al Paese, come la coesione sociale sia, oggi, la priorità dalla quale partire per modificare profondamente il mercato del lavoro e la qualità del lavoro, se così è, ciò non può presupporre uno scambio tra lavoro e pensioni, come pretende Confindustria.

Nessuno scambio e proponibile tra contratto unico e diritti.

Nel pubblico impiego il contratto della Sanità e degli Enti Locali sono stati firmati entrambi anche della Fp Cgil.

Una novità politicamente rilevante, dopo la firma separata dei contratti dei Ministeri e delle Funzioni Centrali, ciò dimostra che quando il contenzioso è il merito e non ideologie preconcette contro di noi la Cgil sa assumersi le sue responsabilità.

Non vi è dubbio, però, che una stagione contrattuale è finita.

La contrattazione che si è svolta per il contratto degli Enti locali ha evidenziato tutti i suoi limiti ed alcune novità.

Il biennio economico 2008/09 e stato sottoscritto con ritardo.

Il contratto economico-normativo 2006/2009, come altri, si è chiuso senza la possibilità di poter discutere la parte normativa e meno che mai di qualità dei servizi e del lavoro, al di là della becera propaganda del Ministro Brunetta.

Durante il confronto l’intrusione del Governo e la pressione esercitata dallo stesso sull'Agenzia dell’Aran ha messo in serio rischio la sottoscrizione della pre-intesa.

Il ruolo svolto da, Regioni Province e Comuni, è d’annoverare tra le novità positive del confronto unitamente alla tenuta delle Organizzazioni Sindacali.

Senza dimenticare che la pre-intesa firmata sarà sottoposta alla consultazione certificata dei lavoratori.

Il decreto attuativo della legge 15 aggrava il quadro di riferimento, non affronta i limiti ed il loro superamento, fino ad annullare la contrattazione e la rappresentanza dei lavoratori.

Non siamo di fronte ad una contrattazione riformata, ma al suo annullamento.

Il nostro primo compito è di combattere quel decreto attraverso l’unità con Cisl e Uil e l’alleanza con gli Enti Locali, che, come noi, hanno tutto l’interesse di fornire servizi ai cittadini, con i quali dobbiamo sviluppare un patto per avere servizi di qualità, aumentando la produttività e la professionalità dei lavoratori pubblici.

Così come abbiamo scritto e sottoscritto con il precedente Governo, Regioni, Province e Comuni nel Memorandum, troppo presto dimenticato da tutti, forse, anche da noi.

Per annullare gli effetti della legge 15 e il suo decreto attuativo, non c’è dubbio che dobbiamo interloquire con la politica e le istituzioni, per chiedere l’annullamento di quella legge anche attraverso un referendum se vogliamo salvaguardare la contrattazione.

Abbiamo bisogno, da subito, soprattutto della mobilitazione dei lavoratori e cittadini per renderli protagonisti di una stagione che ponga al paese di affrontare, sia scelte difficili sia per proporre una visione della società e del mondo del lavoro che dia futuro ai lavoratori, giovani, donne, precari, disoccupati, migranti che sono il nerbo della società d'oggi e di domani.

Roma 8 Giugno 2009

lunedì 8 giugno 2009

E' online il nuovo portale web della FP CGIL Piemonte

Un nuovo sito web per la Funzione Pubblica CGIL del Piemonte

Abbiamo pensato fosse giunto il momento di rinnovare i nostri strumenti di comunicazione e di fare un grande investimento.
Un nuovo sito (
www.piemonte.fp.cgil.it), un forum sempre aperto al dibattito e ai contributi di tutti (http://valorepubblico.blogspot.com), un bollettino periodico di informazione per posta elettronica inviato a tutti gli iscritti che dovrebbero permetterci di raggiungere uno scopo molto importante: far giungere innanzitutto alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici tutta l’informazione in tempo reale sull’attività sindacale, sul dibattito dentro la FP CGIL Piemontese, insomma su cosa siamo e su cosa facciamo.

Valore pubblico, questo il nome/slogan che abbiamo voluto attribuire all’insieme di queste iniziative per enfatizzare ancora di più il senso della nostra identità e gli obiettivi della nostra azione:

- valore al lavoro pubblico, alla sua importanza, alla sua qualità, alla sua stabilità, ai suoi diritti
- valore al servizio pubblico, al welfare, decisivo per ogni idea moderna e democratica di società, una società che vogliamo inclusiva, laica, solidale.

Sembrano quasi utopie in questo strano e straniato Paese ma, forse, è giunto il momento per riscoprirle le utopie e per inseguirle, tutti insieme, orgogliosamente.

Il nuovo sito, coordinato da Beppe Nastro, vuole essere, anche e soprattutto, uno strumento di lavoro per quadri e delegati della Funzione Pubblica CGIL del Piemonte che potranno trovarvi, oltre ad una robusta serie di documenti e contratti (sempre e liberamente consultabili), i testi degli accordi regionali e provinciali, i documenti collegati alle iniziative locali e quant’altro le organizzazioni provinciali vorranno rendere disponibili.

Quest’ultima è una delle novità più significative: tutti i territori provinciali avranno a disposizione uno spazio di loro esclusiva competenza, dove inserire e rendere pubbliche informazioni, news e documenti (accordi, ordini del giorno, ecc.).

Il forum, collegato al sito, è stato pensato come uno spazio dedicato alla riflessione collettiva, al dibattito, al confronto sulle nostre parole-chiave, sperando che possa anche essere sede per osservazioni e contributi che possano aiutarci a lavorare meglio, più vicini alle aspirazioni e ai bisogni delle persone che vogliamo rappresentare.

Infine, il bollettino periodico (newsletter), gestito da Mauro Cattaneo della FP CGIL di Alessandria, che vi terrà sempre aggiornati sulle novità e gli aggiornamenti del sito web e, in genere, della nostra attività: abbiamo l’obiettivo ambizioso di giungere (con discrezione) a tutte le vostre caselle di posta elettronica, che potrete segnalare con un apposito modulo elettronico.

Abbiamo grandi progetti per il futuro ma, intanto, cominciamo con piccoli e significativi passi che, speriamo, potremo fare tutti insieme.

In conclusione, vorremmo ringraziare Romualdo Magliulo che ha, in questi anni e con grande pazienza, gestito il nostro vecchio sito internet che pure è stato una delle più significative iniziative della Categoria in Italia.

A tutti un augurio sincero di buon lavoro

Salvatore Chiaramonte